Statistiche Atlante nidificanti: particelle UTM 10x10 più ricche
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nro : 269
mercoledì, 4. dicembre 2024
avinews
Primi canti, seconda stagione di campo
Il primo di gennaio scorso (vedi news in ornitho) abbiamo lanciato un nuovo progetto denominato “Primi canti", con lo scopo di intercettare i primi canti di ogni specie.
Rilanciamo invitando a partecipare per questa seconda stagione di campo, a partire da subito. Ci sono già segnalazioni di specie in canto già nella terza decade dinovembre. Vi invitiamo ad introdurre retroattivamente anche quelli.
I dati da raccogliere sono relativi al solo canto, quindi vocalizzi riferibili a canti territoriali ed escludendo quindi quelli di allarme o di contatto o emessi in migrazione. Questi vanno raccolti durante tutto il corso dell’anno e per tutte le specie. I diversi tratti funzionali, nonché le risposte alle diverse variabili ambientali di ogni specie, potranno evidenziare i differenti aspetti del fenomeno dell’attività canora lungo la Penisola.
Il codice atlante non va inserito arbitrariamente al di fuori dai periodi indicati automaticamente dalla piattaforma. Alcune specie cantano anche in pieno inverno senza che siano effettivamente nidificanti, ad esempio il Pettirosso.
Per partecipare al progetto basterà semplicemente selezionare nel menù a tendina Codice del Progetto il progetto “Primi”canti o dall’app NaturaList o direttamente da computer sulla pagina Ornitho.it, tutte le volte che verrà udita una specie in pieno canto. È di estrema importanza effettuare registrazioni tutte le volte che questo risulti possibile. Dal 27 maggio abbiamo a disposizione lo strumento per farlo comodamente direttamente in Naturalist (vedi news).
Grazie per la collaborazione
I proponenti: Samuele Ramellini, Fulvio Fraticelli, Marco Gustin
inviato da Lardelli Roberto
lunedì, 2. dicembre 2024
avinews
Progetto AIRONE e atlante degli uccelli svernanti: al via la campagna di rilevamento dati 2024-2025!
Si è ufficialmente aperta domenica 1 dicembre la campagna di rilevamento dati per il progetto AIRONE, come già preannunciato qualche settimana fa.
Abbiamo inviato nei giorni scorsi via email le istruzioni per la ripetizione dei percorsi quantitativi ai coordinatori e agli iscritti che avevano già effettuato i rilievi in passato, oltre che agli iscritti più attivi nel caricamento dati negli ultimi 2 anni.
Tuttavia, considerato che molti iscritti non hanno indirizzo email aggiornato (vi preghiamo di aggiornarli quanto prima!), alleghiamo le istruzioni di dettaglio anche a questa news.
Vi ricordiamo, nell’individuazione della particella UTM 10 km in cui avete intenzione di effettuare i censimenti quantitativi, che è molto importante concordare la vostra scelta con il coordinatore regionale/provinciale (qualora esistente).
Un cordiale saluto,
Il Mandato Ornitho.it
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Di seguito alcune risposte a domande ricorrenti poste dagli iscritti:
1) Quante visite per ciascun percorso prevede il protocollo?
Il protocollo prevede una SINGOLA visita per ogni percorso di una particella UTM 10 km nel periodo 1 dicembre 2024 - 31 gennaio 2025
2) Posso effettuare censimenti quantitativi in particelle UTM 10 km non indicate come a priorità media o alta?
Non è consigliabile (anche se già censite nel 2010-2016), in quanto non è detto che sia possibile analizzare questi dati per la realizzazione dell’Atlante. Cerchiamo di concentrare gli sforzi sulle particelle a priorità media e alta! Nel caso voleste ripetere i censimenti in particelle non prioritarie censite nel 2010-2016, si prega di contattare il coordinatore (diego.rubolini @ unimi.it)
3) Nella mia regione non sono presenti particelle UTM 10 km prioritarie. Come mai?
In alcune aree con scarsa copertura nel periodo 2010-2016 è possibile che non siano presenti particelle UTM 10 km in cui ripetere i censimenti.
4) I dati non raccolti mediante percorsi ripetuti (sia schede complete sia osservazioni casuali) potranno essere utilizzati per realizzare l’atlante?
Il progetto AIRONE prevede l’analisi di TUTTI dati raccolti nel periodo 2010-2016, con l’aggiunta dell’analisi di variazione delle consistenze numeriche tra gli inverni 2010-2016 e l’inverno 2024-2025, limitatamente alle particelle UTM 10 km prioritarie. Verrà tuttavia valutata la possibilità, in sede di analisi, di realizzare mappe di distribuzione degli uccelli in inverno utilizzando anche i dati raccolti negli inverni tra il 2017 e il 2025. Vi esortiamo quindi a caricare comunque tutti i dati, anche delle specie più comuni, soprattutto per quanto riguarda le aree meno esplorate dagli iscritti ad Ornitho.it. Se non utilizzati per il progetto AIRONE, potranno comunque essere utili per futuri atlanti di confronto.
5) Come faccio a condividere i miei dati con il Progetto AIRONE?
Trattandosi di un progetto promosso dal Mandato Ornitho.it, tutti i dati caricati sul portale potranno essere utilizzati. Non serve una condivisione specifica.
6) Considerato che si tratta di un progetto finanziato, è previstauna qualche forma di rimborso spese per raggiungere le particelle da censire?
Il finanziamento PNRR copre solo le spese per analisi di dati e realizzazione della pubblicazione. Non sono previsti rimborsi spese per i rilevatori, la partecipazione è su base esclusivamente volontaria, in base alle proprie possibilità e interessi.
Portiamo a completamento l’Atlante degli Uccelli d’Italia in inverno!
Molti degli iscritti e sostenitori di Ornitho.it ricorderanno il progetto “ATLANTE DEGLI UCCELLI D’ITALIA IN INVERNO”, lanciato nell’ormai lontano 2010 dall’allora Gruppo di Conduzione di Ornitho.it (attualmente Mandato Ornitho.it). Un progetto pionieristico a livello italiano, innovativo e senza precedenti. Molti anni sono trascorsi e molti dati sono stati raccolti nel frattempo.
Il progetto è infatti proseguito, con discreta continuità, per diversi inverni, dal 2010/2011 fino al 2015/2016, con oltre 2 milioni di osservazioni di uccelli svernanti archiviate sul portale Ornitho.it. La concomitanza con la raccolta dati per il progetto Atlante degli Uccelli nidificanti (2010-2016), pubblicato nel 2022 da Edizioni Belvedere e la carenza di risorse economiche non ci ha tuttavia consentito ad oggi di realizzare una pubblicazione che riassumesse questi preziosissimi dati e valorizzasse l’enorme sforzo profuso da oltre 2000 rilevatori che hanno aderito al progetto.
Ora, grazie ad un finanziamento ottenuto dall’Università degli Studi di Milano tramite il PNRR (Progetto AIRONE – finanziato da NATIONAL BIODIVERSITY FUTURE CENTER - NBFC - Spoke 3 – M4C2 - Linea 1.4; responsabili scientifici: Diego Rubolini e Mattia Brambilla), siamo lieti di annunciarvi che sarà finalmente possibile analizzare i dati e finalizzare questo prezioso strumento di conoscenza relativo alla distribuzione della biodiversità in Italia!
Il progetto AIRONE prevede una ultima campagna di raccolta dati da realizzarsi durante l’inverno in arrivo (dicembre 2024-gennaio 2025), con la ripetizione dei conteggi di uccelli svernanti in alcune aree campione (particelle UTM 10x10 km) già monitorate mediante transetti da 1 km (durata 30 minuti; censimenti semi-quantitativi) nelle campagne di rilevamento precedenti, la successiva analisi dei dati in primavera-estate e la pubblicazione dei risultati entro il 2025.
Tutti i dati utilizzati per la realizzazione dell’Atlante saranno resi disponibili in formato aperto nella repository GBIF, a scale spaziali variabili da 1 a 10 km in base alle esigenze di conservazione (es. per i grandi rapaci la scala sarà 10 km). L’Atlante sarà pubblicato come numero monografico di Avocetta – Journal of Ornithologyin formato Open Access digitale (PDF) ed è prevista prima della pubblicazione una fase di consultazione pubblica con i rilevatori, che potranno in tal modo contribuire attivamente, oltre che alla raccolta dei dati, alla realizzazione dell’Atlante mediante un processo partecipativo.
A brevissimo contiamo pertanto di riattivare i coordinamenti atlante regionali e provinciali per ottimizzare gli sforzi di censimento e cercare di completare in tempo utile questa nuova campagna di rilevamento, che fornirà un termine di paragone molto importante per la valutazione delle risposte delle comunità di uccelli ai cambiamenti climatici e ambientali avvenuti negli ultimi decenni.
Il Mandato Ornitho.it
inviato da Lardelli Roberto
martedì, 27. agosto 2024
avinews
E.T. - Uccelli esotici in Toscana. P13
E.T. - Uccelli esotici in Toscana.
Le specie esotiche costituiscono una delle principali minacce per la biodiversità. Per questo motivo il COT in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) – Università di Firenze ha promosso un progetto di ricerca per aggiornare lo stato delle conoscenze sulle specie di uccelli esotici in Toscana e in particolare su ibis sacro Threskiornis aethiopicus e oca egiziana Alopochen aegyptiaca.
Il progetto si concluderà il 31 dicembre 2024, salvo eventuali proroghe, e riguarderà l’intero territorio regionale toscano. Qui sono riportate maggiori informazioni sul progetto e sull’attuale presenza delle specie esotiche in Toscana.
I dati raccolti sulle specie target saranno condivisi con il DAGRI e potranno da questo essere messi a disposizione di tutti per garantire la libera circolazione della conoscenza”
inviato da Lardelli Roberto
martedì, 16. luglio 2024
avinews
Nuovo numero di ALULA 31 (1) - 2024
SROPU segnala che è online e liberamente scaricabile dal sito il nuovo numero di ALULA!
vogliamo ringraziarvi di cuore per il vostro impegno e la vostra partecipazione al progetto UrBio. Senza il vostro prezioso contributo, non avremmo potuto raggiungere i risultati ottenuti finora.
Come sapete, il nostro progetto di Citizen Science ha l'obiettivo di raccogliere informazioni sulle comunità faunistiche cittadine e sulle specie animali più caratteristiche degli ambienti urbani su scala nazionale.Questo obiettivo è raggiungibile solo grazie al prezioso contributo di naturalisti, birdwatchers e cittadini appassionati che, nelle vesti di Citizen Scientists, raccolgono dati fondamentali. Le informazioni raccolte ci permetteranno di effettuare valutazioni puntuali sulle popolazioni animali, determinare i fattori che influenzano le comunità urbane e valutare lo stato di conservazione di alcune specie target.
Purtroppo, le condizioni meteo avverse delle ultime settimane hanno rallentato il censimento dell’avifauna nidificante tramite i punti d’ascolto (monitoraggio con Schema AviUrb e Passer). Poiché il mese di maggio non ha fornito i risultati sperati, estenderemo i punti d’ascolto al mese di giugno 2024. Invitiamo tutti i volontari, nuovi e già attivi, a eseguire due punti d’ascolto nel mese di giugno, a distanza di 14 giorni l’uno dall’altro, per aiutarci a completare il monitoraggio previsto.Per maggiori informazioni, potete consultare il nostro sito internet http://urbio.unimi.it/nella sezione Metodi > Schema AviUrb.
In parallelo, il monitoraggio secondo lo Schema UrBio, che prevede la raccolta di osservazioni occasionali di mammiferi, uccelli e altri taxa, continuerà fino a fine anno 2024. Questo monitoraggio include la raccolta di tutte le osservazioni casuali corredate da foto nelle aree urbane dei seguenti gruppi: uccelli, mammiferi (ad esempio scoiattolo rosso e grigio, nutria, riccio, volpe, tasso, istrice, capriolo, cinghiale), rettili, anfibi, odonati, lepidotteri, ecc. Confidiamo in una calorosa partecipazione dei cittadini appassionati di natura per raccogliere il maggior numero possibile di informazioni. Per partecipare, potete consultare il nostro sito http://urbio.unimi.it/nella sezione “Metodi > Schema UrBio”.
Nel ringraziare ancora una volta tutti i volontari che hanno partecipato e reso possibile il progetto UrBio, vogliamo condividere con voi alcuni promettenti risultati preliminari. Ad oggi, hanno partecipato 1101 volontari, coinvolgendo 1102 comuni e raccogliendo un totale di 272675 osservazioni di avifauna. Inoltre, i dati ricevuti hanno evidenziato la presenza di ben 32 specie esotiche, con un totale di 4525 osservazioni. Tra queste, il Parrocchetto dal collare e l’Ibis sacro sono le specie con le percentuali più elevate. Questi dati, raccolti grazie a voi, sono stati presentati al Primo Forum Nazionale sulla Biodiversità NBFC tramite il poster scientifico allegato. Si tratta di un importante primo successo che dimostra le potenzialità di questo progetto e l'impegno collettivo per la protezione della nostra biodiversità.
Una nuova funzione di NaturaLlst: il registratore diretto di suoni
Preannunciata da tempo la nuova funzione di Naturalist, che permette di registrare e caricare direttamente i suoni in ornitho, è ora disponibile.
Come procedere
Si attiva Naturalist dopo aver installato l'ultimo aggiornamento
Si tocca l'icona microfono, sullo schermo in basso a destra
Si tocca nuovamente il pulsante sulla schermata successiva per iniziare la registrazione
Terminata la registrazione compare rappresentato il sonogramma
Convalidando la registrazione si passa all'introduzione classica delle segnalazioni di Naturalist: geolocalizzazione, selezione di specie, numero di individui, codice atlante, ecc.
In ornitho i suoni compariranno come in precedenza, accompagnati dal sonogramma
Con questa funzione, che permette anche il caricamento di fotografie documentative da Smartphone e IPhone e altri dispositivi, e che verrà ulteriormente perfezionata, inizia una nuova fase di ornitho e della citizen science in Italia. La bioacustica è applicabile a moltissime ricerche ornitologiche e faunistiche.
È un'occasione unica per allestire una banca dati di canti, vocalizzi e altri suoni degli uccelli d'Italia, ma anche di altri vertebrati e invertebrati, con tutte le possibili varianti locali e biogeografiche. In previsione di applicazioni più avanzate è auspicabile che le registrazioni siano "pulite" e riferite, nel limite del possibile, a soggetti per i quali siano noti il sesso, l'età e il comportamento.
Il team ornitho
inviato da Lardelli Roberto
lunedì, 15. aprile 2024
avinews
Uccelli marini da Nord: nuovo progetto per monitorare i loro trend nel Mediterraneo
Un nuovo progetto per monitorare le variazioni di abbondanza e distribuzione degli uccelli marini provenienti dal Nord Atlantico che svernano nel Mediterraneo.
Il progetto, denominato "Marini da Nord", utilizzerà i dati raccolti dalla piattaforma online Ornitho.it per comprendere come queste specie stanno rispondendo ai cambiamenti climatici e ad altri fattori ambientali.
I dati saranno raccolti su un lungo periodo di tempo e includeranno osservazioni passate, presenti e future.
L'obiettivo finale è quello di sviluppare una migliore comprensione delle dinamiche di distribuzione di queste specie nel Mediterraneo e di identificare i fattori ambientali che le determinano e che potrebbero incidere sulla loro sopravvivenza.
Ecco alcuni altri dettagli sul progetto:
Durata: 3 anni (rinnovabili)
Area di studio: Mari italiani
Attività di coinvolgimento:
Comunicazione di progetto dedicata agli iscritti ad Ornitho.it
Inviti a caricare osservazioni presenti e passate, meglio se corredate da foto
Le specie target:
Sula (Morus bassanus)
Gabbiano di Sabine (Xema sabini)
Gabbiano tridattilo (Rissa tridactyla)
Gabbiano di Ross (Rhodostethia rosea)
Zafferano (Larus fuscus)
Mugnaiaccio (Larus marinus)
Sterna artica (Sterna paradisaea)
Gavina (Larus canus)
Edredone (Somateria mollissima)
Labbo (Stercorarius parasiticus)
Labbo Codalunga (Stercorariuslongicaudus)
Stercorario Mezzano (Stercorarius pomarinus)
Stercorario maggiore (Stercorarius skua)
Orco marino (Melanittafusca)
Orchetto marino (Melanittanigra)
Gazza Marina (Alca torda)
Uria (Uria aalge)
Pulcinella di Mare (Fratercula arctica)
Moretta codona (Clangula hyemalis)
Strolaga minore (Gavia stellata)
Strolaga mezzana (Gavia arctica)
Strolaga maggiore (Gavia immer)
Aquila di mare (Haliaeetus albicilla)
Nella pagina "personalizzazione del sito" di ornitho.it è necessario spuntare il progetto P11
Il progetto e coordinato da Rosario Balestrieri, Letizia Campioni e Flavio Monti.
Nuovo Progetto Atlante degli uccelli nidificanti in Provincia di Varese 2024-2026
"Il GIO - Gruppo Insubrico di Ornitologia OdV - in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Insubria (Unità di Analisi e Gestione delle Risorse Ambientali) promuove una nuova indagine sugli uccelli nidificanti in provincia di Varese.
Il progetto, “ATLANTE NIDIFICANTI-VARESE 2024-2026” è aperto a tutti gli osservatori aderenti alla piattaforma ornitho.it e ha lo scopo di realizzare una distribuzione cartografica aggiornata dell’avifauna provinciale. Il presente documento fornisce le istruzioni per i rilevatori."
È richiesta la spunta a Progetto 10 (P10) nella sezione Personalizzazione del sito (fondo) nella pagina inziale di ornitho.it