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nro : 259
mercoledì, 16. settembre 2015
tipnews
Due convegni a novembre in Piemonte e in Lombardia
Segnaliamo due convegni regionali:
Sabato 14 novembre
IV convegno regionale “LA FAUNA DEL PIEMONTE “ organizzato dal Gruppo Piemontese Studi Ornitologici in collaborazione con l’Associazione Naturalistica Piemontese
Varese, Università degli Studi dell’Insubria, Via Dunant 3
inviato da Lardelli Roberto
lunedì, 14. settembre 2015
avinews
Le variazioni di colorazione nella Poiana: un Progetto a scala europea!
La Poiana ha un piumaggio molto variabile: ci sono poiane molto scure, ma anche individui con un piumaggio molto più chiaro, e nel mezzo c’è una variazione continua. E’ interessante che questa variazione abbia una base genetica, che a quanto pare è stata mantenuta nel tempo evolutivo. La domanda è perché questo sia il caso, e una delle possibilità è che individui di un colore (chiamati anche morfotipi) siano meglio adattati in un habitat piuttosto che in un altro. Si sa ancora poco sulla variazione spaziale dei diversi morfotipi tra popolazioni.
Con questa ricerca, parte di un progetto di dottorato all'Università di Groninga e all'istituto Max Planck di Ornitologia di Seewiesen, vogliamo vedere se la variazione nella colorazione del piumaggio si riflette in una distribuzione spaziale diversa dei morfotipi, considerando osservazioni di individui sia giovani che adulti fatte durante tutto l'anno in tutto l’areale della specie. Vogliamo vedere se la distribuzione dei morfotipi può essere correlata a specifiche caratteristiche dell’habitat e/o a variabili climatiche.
Ornitho.it collabora e sostiene attivamente il progetto.
Le segnalazioni di Poiana che entrano nel portale avranno una importanza maggiore se conterranno anche le caratteristiche del piumaggio!
Inserisci le tue osservazioni di Poiana associandole al progetto "BUMO" e scrivendo perciò nelle note il codice che identifica il morfotipo in fotografia più simile a quello osservato (Bumo1, Bumo2, etc....fino a Bumo7).
Inserisci un solo individuo per codice e viceversa. Prova a riconoscere tutte le poiane e non soltanto le più rare.
Hai scattato una fotografia? Allegala !
Per maggiori informazioni sul progetto Buteo-morph e per una copia delle istruzioni da portare sul campo, scarica il documento: (locandina pdf)
Un coleottero alieno, la Popillia japonica, sta conquistando rapidamente territorio
Lo scorso anno un nuovo insetto alieno è stato segnalato per la prima volta in Italia a Turbigo MI (Pavesi 2014; L'Informatore Agrario 32/2014:53-55). Si tratta di un piccolo coleottero (~1 cm di lunghezza) color verde/bronzo con 12 caratteristiche "macchiette" bianche (cfr. fotografia allegata alla news).
La specie è altamente invasiva e negli USA, da cui proviene, è stata documentata la predazione su foglie e apparati radicali di oltre 100 piante di importanza economica, 300 specie in totale, con danni talora ingenti.
Nel periodo giugno-luglio 2015 nelle sole regioni limitrofe al Parco del Ticino della Provincia di Novara sono già stati catturati alcuni milioni di individui.
Il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte chiede la collaborazione degli ornitologi e dei naturalisti di ornitho.it per la segnalazione di questa specie invasiva con l'obiettivo di poter più facilmente mettere in atto adeguate strategie di contenimento. Questo insetto alieno può costituire una nuova importante minaccia per la biodiversità.
La Popillia japonica può propagarsi anche attraverso i mezzi di trasporto, per cui ci si può attendere che compaiano focolai anche lontano dalle zone dove è presente attualmente (da Turbigo a Gallarate in Lombardia e da Galliate a Pombia in Piemonte).
Si fa appello ai collaboratori di ornitho.it perché segnalino tempestivamente nel portale la presenza di individui di Popillia japonica, vedi scheda allegata e immagine. È indispensabile documentare la segnalazione con dati precisi e una fotografia significativa. Le informazioni sono a disposizione dei servizi fitosanitari delle regioni di comparsa in tempo reale.
Al tempo stesso si consiglia ai birdwatcher di verificare l'assenza di individui di Popillia nell'abitacolo della propria vettura prima di allontanarsi dalle zone infestate.
Questa emergenza entomologica può essere una occasione per capire le strategie di propagazione di una specie invasiva e per valutare l'effetto della nuova risorsa sulle popolazioni di uccelli potenzialmente predatori di questo insetto.
Grazie per la collaborazione
Il GdC di ornitho.it e il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte
Il Grillaio in Italia in inverno: un modello climatico
A partire dalle osservazioni invernali di Grillaio Falco naumanni caricate sul portale ornitho.it (18 casi per un totale di 21 esemplari) a cui si sono aggiunte altre 13 osservazioni effettate durante appositi censimenti da noi condotti come LABZEA (www.labzea.it) tra il 2014 e il 2015 in Sicilia, abbiamo elaborato un modello spazialmente esplicito di idoneità climatica per lo svernamento del Grillaio in Italia.
In un primo modello, abbiamo mappato la distribuzione in Italia delle zone con clima idoneo allo svernamento della specie basandoci sulle condizioni climatiche attuali. Utilizzando poi proiezioni climatiche future, secondo uno scenario di cambiamento climatico di media entità (def: International Panel on Climate Change – IPCC) abbiamo poi rappresentato come queste zone si distribuiranno nel nostro paese attorno al 2050. Le variabili climatiche presenti e future sono state ottenute dal database wordclim.org, mentre il modello è stato elaborato col pacchetto dismo del software R 3.2.1.
Tra le 19 variabili climatiche disponibili in wordclim.org, cinque sono risultate predire in maniera significativa la presenza invernale del Grillaio in Italia: il range di temperatura giornaliero, la stagionalità della temperatura, la stagionalità nelle precipitazioni, la quantità di precipitazioni in inverno e la temperatura minima del mese più freddo. Quest’ ultima in particolare risulta di gran lunga avere l’effetto più importante sulla presenza invernale del Grillaio, spiegando da sola il 47% della varianza nella distribuzione dei dati di presenza. La proiezione nel futuro delle condizioni climatiche risultate idonee allo svernamento della specie mostra una netta espansione dell’area di svernamento potenziale attorno al 2040-2050, che arriverebbe ad includere vaste zone della pianura padana e del litorale tosco-laziale.
Prevediamo di affinare ulteriormente il modello con l’inclusione di ulteriori dati di presenza invernale e la presa in esame dei potenziali effetti della topografia e di altre variabili morfologiche, così come di quelle di uso del suolo.
Elaborazione del modello a cura di:
Michelangelo Morganti, Beatriz Martinéz Miranzo, Maurizio Sarà
Mappa della distribuzione delle condizioni climatiche idonee allo svernamento del Grillaio Falco naumanni in Italia nel presente (a sinistra) e nel 2050 (a destra)
inviato da Lardelli Roberto
mercoledì, 22. luglio 2015
technews
Nuova versione v0.51 dell'app NaturaList con nuove funzionalità
Nelle scorse ore è stata resa disponibile per tutti gli utenti la versione v0.51 dell'applicazione NaturaList. Rispetto alla versione precedente, v0.44, sono state testate e poi introdotte per tutti alcune funzionalità come ad esempio 22 nuove lingue, oltre 15'000 nuovi taxa.
La più importante novità è costituita dalla possibilità di inviare fotografie scattate direttamente dal dispositivo mobile, cosa che faciliterà la documentazione delle segnalazioni, in particolare di rettili, anfibi e insetti.
Lo staff tecnico di Biolovision
inviato da Lardelli Roberto
venerdì, 10. luglio 2015
tipnews
Nuove pubblicazioni
Segnaliamo due recenti pubblicazioni:
"Avifauna Pugliese... 130 anni dopo" (C. Liuzzi, F. Mastropasqua, S. Todisco)
pubblicato nel 2013 a seguito della revisione della storica collezione del De Romita, è liberamente consultabile e scaricabile in versione pdf al link:
Verso la conclusione i rilievi semiquantitativi ma la raccolta dei dati per l'Atlante continua
Alle basse e medie altitudini il tempo il tempo per i PERCORSI 30' è scaduto il 15 giugno ed è lentamente in esaurimento alle alte quote, secondo le indicazioni dei coordinatori regionali. La raccolta dati per le specie nidificanti prosegue però fino al termine della stagione riproduttiva. Nell'assegnazione dei codici bisogna però considerare soprattutto le nidificazioni effettive o molto probabili (codici 6; 8 - 19) anche se il portale non li richiede automaticamente.
Continua certamente la raccolta dati per le specie coloniali di città. Si è ancora in tempo per raccogliere dati sulle colonie o nidi sparsi di Rondine, Balestruccio, Rondone comune, Rondone maggiore, Rondone pallido (cfr. news del 24 maggio 2015). È un buon momento per individuare le colonie anche nelle località di villeggiatura.
Sulle Alpi la raccolta dati per l'Atlante dei nidificanti e per il progetto ADAPT (cfr. news del 20 maggio 215) continuano.
Grazie per la collaborazione
Il team ornitho.it
inviato da Lardelli Roberto
sabato, 4. luglio 2015
atlasnews
Un milione di dati nel 2015
Venerdì 3 luglio è stato inserito il milionesimo dato del 2015, con largo anticipo rispetto all'anno precedente.